giovedì 30 maggio 2013

"Rapporto sul Turismo italiano"

 

"Rapporto sul Turismo italiano"

http://www.marketingdelterritorio.info/index.php/news/454-il-rapporto-sul-turismo-nascosto-per-cinque-anni

Continua la querelle intorno al "Rapporto sul Turismo italiano" del professor Becheri, che denuncia una situazione drammatica per il Mezzogiorno d'Italia
“Abbiamo presentato un rapporto di 550 pagine. È sul tavolo di Velardi ed è molto particolareggiato. Rende noti dati nuovi e rilevazioni statistiche che evidenziano il difficile momento del turismo. Se non lo rende noto l'assessore lo faccio io”
A parlare, il professor Emilio Becheri, che si riferisce a Claudio Velardi, ex assessore al Turismo della Regione Campania. 
La data: 31 marzo 2008. Torna molto attuale, più di cinque anni dopo, al professor Becheri sul Corriere del Mezzogiorno. Perché è di questi giorni la polemica relativa al “Rapporto sul Turismo italiano” realizzato più di cinque anni fa e tenuto segreto fino a tempi recentissimi, quando sulla stessa testata giornalistica se ne è parlato il 24 maggio scorso in occasione di analoghi risultati di un’indagine svolta dal Touring Club Italiano. 
Il Rapporto sul Turismo era stato tenuto nascosto, secondo Becheri, per non far conoscere dati imbarazzanti per il Mezzogiorno e per la Campania in particolare, che nel 1995 ospitava il 33% dei turisti del Sud e nel 2006 solo il 26%.
Proprio la Campania, infatti, aveva commissionato a Becheri e alla società Mercury il rapporto, salvo poi evitare di divulgarlo (tranne alcuni stralci) per non diffondere dati negativi. Questa, in sostanza, è la tesi dello stesso Becheri, che cinque anni dopo è riuscito a pubblicare i dati del rapporto e che torna a parlare al Corriere del Mezzogiorno in un articolo dal titolo: “Turismo, il rapporto tenuto nascosto «La crescita più bassa d'Italia»”. 
“La responsabilità della diffusione di questo volume a più di cinque anni dalla sua realizzazione è esclusivamente mia” chiarisce il professore.
La Campania, nel 1995, ospitava il 33% dei turisti del Mezzogiorno. Undici anni dopo, nel 2006, la percentuale era scesa ad appena il 26%. A Napoli era crollata del 10%. E la regione era quella con il tasso di crescita più basso di tutt’Italia. È forse a causa di questi dati negativi che il Rapporto sul turismo è stato tenuto nascosto per cinque anni, cioè dal 2008 fino a due giorni fa? O, piuttosto, si volevano celare le altre critiche contenute nel dossier, quelle su «scarsa attrattività», «basso grado di internazionalizzazione», «mancanza di collaborazione», «giudizi di insoddisfazione per trasporti, parcheggi, traffico, manutenzione delle strade e pulizia delle aree pubbliche»? Comunque sia andata, quello studio adesso è pubblico per volontà di Emilio Becheri, il docente dell’Università di Firenze che l’ha redatto, che ne ha denunciato l’«occultamento» e che su richiesta del Corriere del Mezzogiorno l’ha inviato a questo giornale e poi pubblicato sul sito della società Mercury. «La responsabilità della diffusione di questo volume a più di cinque anni dalla sua realizzazione è esclusivamente mia», scrive. Postilla di non poco conto.
Il dossier, infatti, era stato commissionato nel 2006 dalla Regione Campania (all’epoca il governatore era Antonio Bassolino, gli assessori al Turismo nell’ordine Marco Di Lello e Claudio Velardi) alla stessa Mercury, a Città della Scienza, al Dipartimento di Analisi dei sistemi economici e sociali dell’Università del Sannio e alla Doxa. Era dunque la Regione a decidere cosa fare di quel rapporto. E lo tenne chiuso nel cassetto, se è vero che fino ad ora ne sono stati pubblicati singoli stralci (nessuno «critico») sul sito dell’Osservatorio nazionale del turismo.

Commento "Assaggia l'Italia" del 30 maggio 2013

Alla c.a. del Ministro Bray.
Chissa se non sia veramente il caso di prendere in seria considerazione le nuove idee e le nuove proposte, per rendere la promozione territoriale più corposa e efficace, abbandonando le effimere attività di sviluppo ormai vetuste e superate.


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domenica 26 maggio 2013

" Forlì Promozione culturale, bando agli sgoccioli "

" Forlì Promozione culturale, bando agli sgoccioli "

pubblicato su Forlì24ore.it del 15/01/2013 http://www.forli24ore.it/news/forli/0027063-promozione-culturale-bando-agli-sgoccioli

FORLI' - L'amministrazione comunale di Forlì ricorda che è pubblicato il bando per la presentazione di progetti culturali triennali per gli anni 2013, 2014 e 2015, al fine di avviare rapporti di collaborazione e di sostegno da parte del Comune di Forlì fissati e descritti da apposite convenzioni di durata triennale tra il Comune e le Associazioni ed organismi Culturali interessati. I progetti dovranno pervenire nelle modalità previste dal bando entro e non oltre le ore 14.00 di lunedì 21 gennaio 2013. Tutte le informazioni e la relativa modulistica possono essere scaricate dal sito del Comune (www.comune.forli.fc.it) nella sezione “Comune”, alla voce “Bandi, avvisi, gare, concorsi” selezionando la voce Avvisi. I medesimi documenti sono disponibili in cartaceo presso gli Uffici dell’Unità Teatro, Corso Diaz n. 47, ai quali ci si può rivolgere per ulteriori delucidazioni, tel. 0543.712162.

Commento
"Assaggia l'Italia"
Iniziativa pregevole quella dell'amministrazione comunale di Forlì.
La cultura, tanto sbandierata e così poco praticata, necessita di stimoli di sollecitazioni costanti affiché da fenomeno elitario diventi finalmente per molti, per tutti, quel supporto dell'anima necessario ed indispensabile per affrontare il quotidiano divenire.
La cultura nella più ampia accezione del termine.
La cultura italica una delle tante "Eccellenze Italiane" che, insieme a tutto quello che abbiamo come patrimonio artistico, territoriale, culinario, produttivo, creativo e quello che sappiamo fare, da sempre ci caratterizza e ci contraddistingue.
Adoperiamoci  affinché i processi di promozione culturale in Italia, ma sopratutto all'estero corrano di pari passo con quelli relativi allo sviluppo Turistico/Territoriale, Agroalimentare attraverso  un Marketing Territoriale che possa diventare un  Marketing Regionale.


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venerdì 24 maggio 2013

“ Comprare Italiano “



“ Comprare Italiano “
Comprare Italiano, non può e non deve restare solo uno slogan, ma entrare a far parte integrante dei nostri comportamenti quotidiani divenendo così un comune e diffuso stile di vita.
Per farlo abbiamo però bisogno della comunicazione, quella comunicazione in grado di farcele meglio conoscere tutte quelle particolarità che molti ci invidiano.
Se effettivamente l'Italia è nota anche per le sue eccellenze, dovremmo essere i primi a conoscerle, apprezzarle, acquistarle e consumarle.
Ben vengano quindi convegni, incontri, forum e tutte le iniziative di promozione e di sviluppo del Made in Italy, anche se non inserite in un più ampio progetto di comunicazione Istituzionale, sono comunque importanti e determinanti, poiché pongono l’accento sulla grande voglia di fare per diffondere e meglio apprezzare le nostre tante specialità.
Al contempo è ormai altrettanto necessario far conoscere, anche al di la dei confini Nazionali, tutte queste nostre specificità e valenze, ma bisogna farlo, non soltanto in singole iniziative, attività, manifestazioni o fiere di settore, magari dedicate solo agli addetti ai lavori, ma attraverso programmi e progetti di promozione istituzionale di tutte le Regioni Italiane.
Progetti unitari, organici e permanenti che coinvolgano direttamente il grande pubblico straniero, che vuole acquistare i nostri prodotti e visitare le nostre terre, ma che per farlo ha bisogno di trovare le nostre eccellenze originali e non le contraffazioni nei propri punti vendita e avere finalmente a portata di mano le informazioni e il materiale promozionale necessario a scegliere la meta per loro più giusta.
La consapevolezza di quanta parte della potenziale utenza mondiale è effettivamente a conoscenza di tali particolarità e quanta deve ancora venirne a conoscenza, dovrebbe costituisce un importante momento di riflessione, poiché è proprio su questo gap che si gioca il futuro sviluppo Italiano.                                   
Direzione strategica Italia
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